Battesimo in sala e nell’etere. Così, nella sede spezzina dell’Associazione italiana radioamatori, con gli onori di casa del presidente Roberto Mascolo, il lancio del docufilm ‘Il cuore nelle onde’ su Gino Montefinale (1881-1974); un debutto col valore aggiunto: la visita al Museo della Radio dedicato all’ammiraglio-scienziato collaboratore di Guglielmo Marconi.
Un viaggio nel tempo che ha saldato, toccando con mano le radio-cimelio, la ricostruzione dello sviluppo delle telecomunicazioni alla ritessitura delle altre passioni dell’illustre personaggio portovenerese: per la storia, l’arte, il territorio.
“A 50 anni esatti dalla scomparsa, Gino Montefinale resta un faro, un esempio per le nuove generazioni, cominciare dallo spirito solidale che lo muoveva verso i naviganti, per la loro salvezza in caso di incidenti in alto mare; con questa convinzione si siamo cimentati nella ricerca che ha portato al video col suo mosaico di immagini d’epoca composto con consueta passione da Roberto Celi; un lavoro aperto agli approfondimenti, nell’auspicio di ulteriori apporti documentali e fotografici oltre a quelli inanellati” ha detto Corrado Ricci, spiegando la mission del Cantiere della Memoria, progetto culturale permanente dell’associazione La Nave di Carta per valorizzare il patrimonio marittimo materiale e immateriale che trova nel micro museo interattivo dedicato al maestri d’ascia delle Grazie il volano-vetrina degli studi.
Il curatore del museo della radio Giuliano Sandal ha rilanciato: “Custodire e tramandare la memoria di Gino Montefinale significa consolidare quello che rappresenta un vanto per il golfo della spezia: la sua centralità, grazie all’assistenza data dalla Marina a Marconi, nella sperimentazione delle comunicazioni senza fili”. Non a caso il prossimo meeting dell’ARI, annunciato dal presidente Mascolo, sarà la presentazione libro scritto sull’argomento dall’ammiraglio Silvano Benedetti. Intanto Silvia Gnetti, nipote di Montefinale, ha portato i ringraziamenti della famiglia per la ‘scintilla’ con la quale il Cantiere della Memoria-Obiettivo Spezia e Ari hanno inteso concorrere alla riscoperta del nonno passata anche dall’iniziativa del Comune di Porto Venere e – dal tam tam colto nel social – prossimamente dalla Pro Loco. Intanto, sul piano artistico, si colloca l’opera di Gloria Giuliano per celebrare Montefinale, presentata nell’evento spezzino.