IYØGA

I Y Ø G A

Capo Figari, Golfo Aranci (Sassari) – JN40TX
Stazione attiva dal 1992 e gestita da ARI Olbia (FaceBook ARI Olbia)
Referente: ISØJMA Roberto Alaimo

 

La storia del sito di Capo Figari

Capo Figari è un promontorio calcareo situato in Gallura, nel nordest della Sardegna, in comune di Golfo Aranci, che si protende sul mar Tirreno. Dalla gazzetta londinese del 22 aprile 1890 risulta che il semaforo per segnalamenti marittimi a bandiera per la navigazione è stato attivato in data 11 marzo 1890 su una torretta in muratura (a scacchi bianco e nero come tutti i semafori per facilitarne l’individuazione ) a 340 metri sul livello del mare.

E’ proprietà dell’Amministrazione della Difesa con atto di compranvendita dal 1905. Il complesso è costituito da un fabbricato con torretta semicircolare, “ex semaforo” alta 10,50 metri, e da un fabbricato adiacente ad un piano destinato ad alloggi sottufficiali, edificato in periodo bellico per esigenze militari, oltre a un terzo fabbricato presumibilmente adibito ad alloggio ufficiali.

La struttura è su un piano fuori terra, in cui si trovano gli alloggi del semaforista, dei sottoufficiali e dei capoposto con le rispettive famiglie e i servizi collettivi (cucina e bagni). La pianta è longitudinale su un livello con torretta di avvistamento e segnalazione più elevata.

La copertura del corpo longitudinale è a due falde con capriate lignee, mentre la copertura della torretta è a terrazza. L’interno è diviso da un corridoio che separa le due parti dell’edificio e termina con l’ambiente piu’ ampio di forma semicircolare che costituiva l’ufficio di segnalazione.

 

Il semaforo di Capo Figari riportato sulla gazzetta londinese del 1890 degli ausili per la navigazione

 

Dismesso come bene dello Stato, dall’Agenzia del Demanio e trasferito alla Regione Autonoma della Sardegna, ai sensi dell’art. 14 dello Statuto, con elenco 99 decorrenza  5 dicembre 2006. Attualmente è sotto il controllo della Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna. Oggi la struttura si trova in pessimo stato di conservazione e da tantissimi anni inutilizzata.

Il Comune di Golfo Aranci è interessato al suo recupero specialmente per il grande numero di turisti che lo visitano. In riferimento al PUC del Comune di Golfo Aranci, aggiornato nel 2010, il bene si trova in zona H3 Riserva Naturale. Viene riconosciuta l’eccezionalità ambientale e non vengono ammesse alterazioni dello stato attuale. Gli usi compatibili saranno normati dal piano della riserva.

 

Il semaforo di Capo Figari oggi

L’area circostante è soggetta a vincolo paesaggistico e la costruzione soggetta a vincolo storico culturale ex codice Urbani. Il bene insiste su un terreno privato, al quale il Comune ha espropriato la strada di accesso. Per raggiungerlo dall’abitato di Golfo Aranci si arriva sino alla bella spiaggia di Cala Moresca per poi percorrere una strada sterrata con forte pendenza di circa 4-5 km. Non è possibile accederci con automobili se non previa autorizzazione.

 

Gli esperimenti di Guglielmo Marconi a Capo Figari

Nel 1932, Guglielmo Marconi, intraprese una serie di esperimenti radio sulle microonde a sempre maggior distanza e anche oltre la curvatura terrestre. Venne scelto di ubicare la stazione principale a Rocca di Papa (a 13 Km sud di Roma) con i suoi 750 metri di altezza la quale avrebbe trasmesso senza ostacoli attraverso il mare verso la Sardegna.

A luglio 1932 l’osservatorio sismografico di Rocca di Papa venne dotato di una stazione a microonde proveniente da Santa Margherita Ligure.

Il 6 agosto 1932 iniziarono gli esperimenti: Marconi sul panfilo Elettra, con a bordo la moglie Cristina, l’Ing. Mathieu  ed i rappresentanti del governo, si mise sulla rotta congiungente Rocca di Papa – Capo Figari per analizzare la propagazione del segnale lungo la tratta.

Le prove iniziarono quando il panfilo era a 63 Km da Rocca di Papa con eccellenti comunicazioni telefoniche in duplex e con segnali assai forti da entrambi le stazioni. Anche i segnali morse si ricevettero immediatamente e si mantennero sempre buoni fini alla portata ottica con Rocca di Papa. Oltrepassata tale distanza e durante tutto il periodo precedente e successivo al tramonto, i segnali presentarono periodi di rafforzamento e di attenuazione.

A circa 107 chilometri era ancora possibile una buona comunicazione in duplex, e cioè già a circa 10 chilometri oltre la portata ottica; ma poco dopo i segnali perdettero rapidamente la loro intensità: divennero assai variabili, con lenta e profonda evanescenza, fino a che ad una distanza di 128 chilometri, essi non poterono essere percepiti che di tanto in tanto.

Ma alla distanza di 161 chilometri l’intensità media dei segnali aumentò improvvisamente e raggiunse, in breve tempo, la stessa intensità osservata alla distanza di 74 chilometri. Questa ripresa dei segnali durò fino a che fu raggiunta la distanza di 175 chilometri, oltrepassata la quale essi tornarono ad essere rapidamente evanescenti, assumendo lente, profonde variazioni, e furono da ultimo percepiti alla distanza di 203 chilometri.

L’Elettra in prossimità del porto di Golfo degli Aranci foto da www.lefotodisanta.com)

 

Il 10 agosto tale importante prova a distanza fu ripetuta. Sui primi 112 km. i risultati si ripeterono come nella prima prova; ma al di là di tale distanza essi furono diversi nei seguenti rapporti: – 1° I segnali invece di divenire evanescenti con rapidità fino a giungere alla completa scomparsa, assumevano alla distanza di 115 chilometri la caratteristica di una lentissima e profonda evanescenza, ma mantenevano una intensità media quasi costante fino a 176 chilometri da Rocca di Papa. – 2° A tale distanza, invece di perdersi repentinamente, i segnali mantenevano l’evanescenza lenta e profonda con una progressiva diminuzione dell’intensità media, fino a divenire inaudibili di tanto in tanto ed a rendere possibile la loro intercettazione per l’ultima volta sul panfilo, alla distanza di 224 chilometri da Rocca di Papa.

Altre note in dettaglio: Alle ore 22,00 circa il rafforzamento fu più deciso ed alle ore 22,15 circa a 193 km di distanza da Rocca di Papa, cioè alla portata doppia di quella geometrica della suddetta stazione, la ricezione risultò ottima. La segnalazione Morse nitida e distinta, con tonalità musicale, era tale da far ritenere possibile un servizio regolare ad alta velocità. Alle ore 0,15 circa a 224 km i segnali erano appena percettibili e scomparvero.

L’arrivo di Marconi e signora a Golfo degli Aranci la mattina dell’11 agosto 1932

 

Il panfilo arrivò la stessa notte a Golfo Aranci in Sardegna e la mattina del 11 agosto 1932 l’apparecchio ricevente fu sbarcato, trasportato sul Semaforo di Capo Figari a 340 metri sul livello del mare, sistemandolo sulla terrazza in direzione di Rocca di Papa. Alla  stazione di Rocca di Papa era stata richiesta di iniziare nuovamente la trasmissione alle ore 16,00 circa. Avemmo allora la grande soddisfazione di ricevere, dopo qualche regolazione,  i suoi segnali quasi immediatamente, sebbene non troppo forti.

Alle ore 18,00 circa, i segnali aumentarono gradualmente d’intensità. La segnalazione telegrafica risultò chiarissima e nitida e la radiotelefonia chiara ad intervalli. Fino alle ore 19,20 circa i segnali si mantennero abbastanza buoni. Il vento sul semaforo era fortissimo da nord-est, il tempo chiarissimo, l’atmosfera piuttosto umida. Il Riflettore era oggetto a vibrazioni, che però, non sembrarono influire sulla regolazione. Verso il tramonto si notarono le solite variazioni d’intensità, apparve abbastanza chiaramente che all’atto della sparizione del disco solare dall’orizzonte, i segnali subivano una forte attenuazione.

Dopo il tramonto i segnali si mantennero più deboli che nelle ore di luce. Ad intervalli fu intellegibile la radiotelefonia ed il servizio telegrafico, sebbene con qualche difficoltà.

I telegrammi sull’andamento degli esperimenti inviati dall’ing. Isted a Rocca di Papa a Marconi sull’Elettra in navigazione verso la Sardegna.

 

Le prove proseguirono fino a mezzanotte. I segnali assunsero la caratteristica di evanescenza lenta e profonda, già osservata sul panfilo. Essi, tuttavia, permettevano di tanto in tanto la perfetta intelligibilità della parola, mentre nei periodi sfavorevoli divenivano, per ogni scopo pratico, inaudibili. La loro intensità media sembrava migliore prima del tramonto che dopo.

 

L’articolo sul collegamento tra Capo Figari e Rocca di Papa sul giornale del 14 agosto 1932 (per gentile concessione de “L’Unione Sarda”).

 

La distanza fra Rocca di Papa e Capo Figari è di 269 chilometri mentre la distanza ottica, considerata l’altezza delle due località, è di circa 116 chilometri. È interessante aggiungere che a Capo Figari l’angolo di ricezione fu varie volte misurato inclinando il riflettore e fu trovato che le onde emesse da Rocca di Papa raggiungevano la stazione sperimentale ricevente da una direzione orizzontale.

 


“Accompagnatore – guida nell’occasione fu il Sig. Tommaso Derosas, dipendente dell’Azienda di Telefoni di Stato che, lungo i tornanti della stradina che s’inerpica per Capo Figari, alla testa del drappello apriva la pista ai tecnici ed ai componenti la commissione ministeriale. Mentre Guglielmo MARCONI effettuava gli esperimenti sul monte, il Sig. Pasqualino MEMMOLI metteva gentilmente a disposizione la propria automobile Citroen e l’autista Paolo PUTZU per accompagnare la moglie di Marconi a Terranova (ora Olbia). La Contessa Maria Cristina BEZZI SCALI volle andare a Terranova dal fotografo Giuseppino DEROSAS per farsi un ritratto in costume sardo in ricordo del suo viaggio in Sardegna.” 

                                                           …..”In quel periodo funzionava  a Golfo Aranci il centralino telefonico, le centraliniste erano le Signore Maddalena e Provina DEROSAS allequali lo scienziato fece omaggio di una fotografia dello yacht Elettra con dedica personale”.

Notizie tratte da “Figari storie del Golfo e di Golfo Aranci” di Mario SPANU “Babay”- Editrice Taphoros – 2004 Olbia


 

La stazione radioamatoriale IYØGA

La Sezione ARI di Olbia, tramite i propri soci ed avvalendosi anche della collaborazione di altre sezioni della Sardegna, ha attivato per la prima volta nel 1992 il sito di Capo Figari con il nominativo IYØGA nell’International Marconi Day: unico sito marconiano in Sardegna. L’anno seguente, in occasione dell’IMD, con la nascita della stazione marconiana IYØORP di Rocca di Papa, realizza nuovamente lo storico collegamento del 1932.

  

L’articolo su Radio Rivista della prima attivazione di Capo Figari del 1992 e le difficili condizioni meteo durante l’edizione 2011 dell’IMD.

 

L’11 agosto 2012 si è celebrato l’80° anniversario del collegamento a microonde Golfo Aranci Capo Figari – Rocca di Papa: per tale occasione la sezione  ARI di Olbia ha organizzato una giornata marconiana con convegno e rievocazione storica di quel giorno a cui ha preso parte anche la Principessa Elettra Marconi che all’epoca degli esperimenti del padre aveva poco più di 2 anni.

 

Foto di gruppo del team IYØGA con la Principessa Elettra Marconi a Capo Figari per l’80° del collegamento con Rocca di Papa

 

 

La cartolina QSL di IYØGA

 

 

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